Ferdinand Laholli Questi versi sono la grida tragica di un poeta che ha sofferto per tanti anni il gulag di Savra,nell’Albania comunista. Dal 1990 Laholli vive da esiliato politico in Germania e nella libertà ritrovata ha potuto pubblicare le opere vietate nel suo paese di origine. Nel mosaico poetico di questo autore fanno parte tanti libri di poesie, moltissimi articoli giornalistici, moltissime traduzioni,articoli di critica letteraria,antologie etc. Questo è il primo libro del poeta in italiano e spero che il lettore ne scopra i veri valori artistici che fanno di Laholli una testimonianza poetica unica, originale e non soltanto i versi di chi ha sofferto in prima persona l’inferno stalinista.

dal libro: SUICIDIO DELLE FOGLIE  (Vetëvrasja e gjetheve)

IL SOGNO PROIBITO
(Endra e ndaluar)

Ho sognato l’alba
in cui doveva trovare
la parola
che non ho potuto dire,
e soltanto a te
ho affidato
il sogno
proibito.

DA TRENT’ANNI
(Ka tridhjetë vjet)


Non devi andare avanti,mi dicono,
né indietro,
né sulla sinistra,
né sulla destra.

Anche la preghiera verso il cielo
è arginata per forza.

Da trent’anni,
io muoio
ogni giorno.

SOPRAVVIVENZA
(Mbijetesë)

E’ arrivato
il momento
di fare finta
di dormire
infatti
sorveglio
me stesso
per ammazzarlo
se dice
qualcosa di audace.