Bibliografia . Un Posto A Piedi Per Galilea
. Anno:
Lingua:
1997
Italiano
  . Uno scrittore che ha inteso far uscire la Poesia dalle accademie e
    dalle aristocrazie letterarie

Se c’è uno scrittore che ha inteso fare uscire la Poesia dalle accademie, dalle aristocrazie letterarie, dalle velleità mondane, dai barocchismi che hanno fatto il loro tempo, dalle futilità quotidiane dei cui spesso i poeti si circondano e alle quali si aggrappano in mancanza di una sofferta ispirazione da forgiare e modellare; se c’è uno scrittore che ha inteso usare la Poesia quale mezzo di comunicazione con gli altri, quale veicolo portatore di verbo, dando alla sua arte un contributo più dignitoso e più alto; se c’è uno scrittore che , con i diritti conferitigli dalla persecuzione politica, dalla detenzione arbitraria, dalle minacce di morte e da un attentato andato a vuoto, dall’esilio (e , in questo, lo posso capire un po’ meglio di voi, poichè anch’io - seppure in tempi e in circonstanze diverse - ho dovuto abbondanare la mia Terra, che peraltro - e non a torto - continuo a considerare Italianissima) e al peso di migliaia di rifugiati, vittime del paradiso rosso e del post-comunismo o del critto-comunismo , può e deve sentirsi il Poeta della Democrazia, della Libertà, il cantore del dolore e il cronista delle atrocità vissute e sofferte; se c’è un tale scrittore , questo non può non essere che SHPENDI SOLLAKU, che si fa chiamare come il patriarca biblico che, esortato da Dio, costruì quell’arca che salvò lui, la sua famiglia e gli animali dal diluvio. Cioè, Sh.S.Noè.

 
Dalla recensione dell’ attività letteraria di Noè da parte di Stelvio Mestrovich nell’ incontro con il poeta a Lucca , marzo 2000.